Da ieri, 5 luglio 2018 e sino a sabato 7 luglio sarà possibile visitare a Roma, a Palazzo Merulana, l’istallazione di Save the Children dal titolo “Abbattiamo il muro del silenzio”, un’ installazione chiamata “immersiva”, che si prefigge lo scopo di far provare in prima persona ai visitatori le terribili sensazioni che tanti bambini vittime di violenza assistita vivono quotidianamente.
Si chiama “la stanza di Alessandro” ed è talmente forte che la visita è sconsigliata ai minori di 18 anni.
E’ un progetto che rientra in una campagna di sensibilizzazione promossa proprio da Save the Children sul tema della violenza assistita, un fenomeno che riguarda moltissimi minori – si stima che in Italia siano stati 427.000 negli ultimi 5 anni – testimoni diretti o indiretti delle violenze perpetrate ai danni delle loro madri per mano di uomini, prevalentemente mariti, compagni, padri dei minori stessi.
Si tratta di minori che assistono a scene di violenza e brutalità inaudita, che vedono i lividi e le ferite sui corpi delle madri, che sentono le urla, gli insulti e le minacce e vivono, insieme alla donna, lo stato di paura e angoscia quotidiana che l’uomo violento instilla nelle loro case.
Chi si occupa di violenza domestica conosce bene la gravità e la diffusione di questa realtà e siamo quindi liete che un’organizzazione importante come Save the Children si occupi di questo tema e dia modo, a chi lo voglia, di approfondirlo e prenderne maggiormente coscienza.
Claudia Odorisio