La separazione personale dei coniugi in una sentenza che tutela madre e figli.
Si parla spesso di “mala giustizia”, di diritti non tutelati nelle sedi giudiziarie, di aspettative disattese. Ma per fortuna non sempre è così e non lo è stato in questo caso di separazione di due coniugi.
E’ il caso di Francesca, una donna, ancora giovane, affetta da una grave malattia neurologica, che le sta compromettendo la deambulazione, oltre che da una forma di ipoacusia che le impedisce di entrare in contatto con la realtà esterna, senza un apposito apparecchio.
Non basta. Francesca ha subito per anni percosse e atti ingiuriosi dal marito, il quale è stato condannato a 7 anni di reclusione, per maltrattamenti in famiglia, anche alla presenza dei figli.
Il Tribunale di Roma in data 1 aprile 2016 ha pronunciato la separazione con addebito al marito, disponendo l’affidamento esclusivo dei due figli alla moglie, alla quale è stato attribuito l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale. Sul piano patrimoniale, l’assegno di mantenimento è stato posto a carico del datore di lavoro, considerato il parziale adempimento del pagamento cui l’uomo ha fatto illegittimamente fronte sino ad oggi. Il Tribunale ha altresì disposto il sequestro dell’immobile di proprietà del marito, a garanzia dei debiti pregressi che la moglie ha ad oggi maturato.
Di certo questo risultato non restituisce alla moglie ed ai figli gli anni di vita serena di cui sono stati ingiustamente privati. Ma sicuramente la sentenza in esame contribuisce a creare una giusta cultura.
Qui di seguito la sentenza.